Antonio
Manganelli - avellinese, classe 1950 - è deceduto all'ospedale San
Giovanni di Roma e con un lui si perde un altro servitore dello
Stato. Un altro, insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i
magistrati con cui svolse la lotta a Cosa Nostra. E la morte di
Manganelli avviene quasi in concomitanza con la Giornata dedicata
alla memoria delle vittime delle mafie.
Molti
ricorderanno la scena in cui il pentito Tommaso Buscetta, con lo
sguardo nascosto dagli occhiali scuri, entrò nell'aula bunker del
Tribunale di Palermo, in occasione del maxiprocesso: era accompagnato
da un funzionario di Polizia, Antonio Manganelli. Era il 1986 e la
Criminalpol di Roma dava sostegno alle indagini di Falcone. Insieme a
Gianni De Gennaro, Alessandro Pansa, Francesco Gratteri e Ninni
Cassarà, Manganelli era impegnato a cercare riscontri alle
rivelazioni del pentito. E oggi De Gennaro piange “il suo fratello
minore”.
Non
solo Buscetta: Manganelli si occupò anche di Calderone, Marino
Mannoia e Totuccio Contorno; prese parte alle operazioni Pizza
Connection e Iron Tower.
Nel
settembre scorso si recò nel capoluogo siciliano per la
commemorazione dell' omicidio del Generale Dalla Chiesa e - quattro
mesi prima, già malato - aveva scoperto la lapide in ricordo delle
trecento vittime delle cosche al Giardino della Memoria di Ciaculli.
Antonello
Montante - delegato Confindustria per la legalità - ricorda il
progetto, realizzato insieme alla Polizia, per sconfiggere le
infiltrazioni malavitose anche nelle imprese, una rivoluzione al
grido “Fuori gli iscritti che pagano il pizzo”.
Antonio
Manganelli era il “capo” che parlava, discuteva e si confrontava
con tutti, soprattutto con i suoi agenti; ed era il “poliziotto”
che chiese scusa per i tragici fatti del G8.
Tutto
questo è stato Antonio Manganelli. Oggi si svolgono a Roma i
funerali di Stato presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli. E
noi vorremmo mandare un abbraccio alla moglie, la Signora Adriana
Piancastelli, che con lui ha condiviso tutte le battaglie per
difendere la legalità.