Hugo Chávez è deceduto a 58 anni e anche la sua fine fa discutere. E' morto a causa di un tumore, ma molti sostengono che la malattia sia la conseguenza di un avvelenamento.
Chàvez
ha incarnato una politica e anche un immaginario populisti e, spesso,
autoritari, ma ha sempre vinto le elezioni nel suo Paese e,
nonostante i continui tentativi di delegittimazione interna ed
internazionale, ha messo in atto un piano di efficaci riforme
sociali, dichiarandosi sempre dalla parte degli umili.
La
figura del presidente emerge quando, nel 1992
alla guida del Movimento
Quinta Repubblica,
tenta di mettere in atto un colpo di stato in Venezuela contro
l’allora presidente Carlos
Andrés Peréz.
Il colpo di Stato fallì,
ma Chávez ottenne così un'enorme visibilità e, da quel momento,
potè cominciare a proporre le sue riforme per attuare il
cambiamento. Simòn
Bolìvar - il
Libertador, da cui trasse l’ispirazione per una politica
panamericana di liberazione dal giogo, soprattutto economico, degli
Stati Uniti - ma anche
Marx
e Gramsci
- da cui
trasse la base ideologica per costruire un’opposizione frontale
alla globalizzazione neoliberista, sostenendo politiche di contrasto
alla povertà e di abbattimento dell’analfabetismo – sono stati i
suoi punti di riferimento e gli ispiratori della sua campagna
politica.
Gli USA
lo definiscono un dittatore, che ha mantenuto il potere con ogni
mezzo, anche attraverso la limitazione delle libertà individuali e
le violazioni dei diritti umani. Alla notizia della sua morte, il
Presidente americano, Barak Obama, ha affermato: “In un momento in
cui il Venezuela inizia un nuovo capitolo della sua storia, gli Stati
uniti restano impegnati in politiche promuovono i principi
democratici, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani”.
La stessa organizzazione Human Rights Watch (HRW) ricorda di avere
sempre sottolineato l'indifferenza del leader sudamericano al tema
dei diritti fondamentali.
E' anche
vero, però, che la sua politica di stampo comunista e nazionalista
ha portato la mortalità infantile ai livelli minimi, ad aumentare la
scolarizzazione e ad un sistema sanitario eccellente.
Un'altra
voce a favore della figura di Chàvez è stata quella dell'Autorità
nazionale palestinese e di Al Fatah, attraverso le parole del
dirigente Nabil Shaath: “ La Palestina dice addio a un amico fedele
che ha difeso con passione il nostro diritto alla libertà e
all'autodeterminazione”.