giovedì 7 marzo 2013

La morte di Hugo Chavez: un leader controverso


Hugo Chávez è deceduto a 58 anni e anche la sua fine fa discutere. E' morto a causa di un tumore, ma molti sostengono che la malattia sia la conseguenza di un avvelenamento.
Chàvez ha incarnato una politica e anche un immaginario populisti e, spesso, autoritari, ma ha sempre vinto le elezioni nel suo Paese e, nonostante i continui tentativi di delegittimazione interna ed internazionale, ha messo in atto un piano di efficaci riforme sociali, dichiarandosi sempre dalla parte degli umili.
La figura del presidente emerge quando, nel 1992 alla guida del Movimento Quinta Repubblica, tenta di mettere in atto un colpo di stato in Venezuela contro l’allora presidente Carlos Andrés Peréz. Il colpo di Stato fallì, ma Chávez ottenne così un'enorme visibilità e, da quel momento, potè cominciare a proporre le sue riforme per attuare il cambiamento. Simòn Bolìvar - il Libertador, da cui trasse l’ispirazione per una politica panamericana di liberazione dal giogo, soprattutto economico, degli Stati Uniti - ma anche Marx e Gramsci - da cui trasse la base ideologica per costruire un’opposizione frontale alla globalizzazione neoliberista, sostenendo politiche di contrasto alla povertà e di abbattimento dell’analfabetismo – sono stati i suoi punti di riferimento e gli ispiratori della sua campagna politica.
Gli USA lo definiscono un dittatore, che ha mantenuto il potere con ogni mezzo, anche attraverso la limitazione delle libertà individuali e le violazioni dei diritti umani. Alla notizia della sua morte, il Presidente americano, Barak Obama, ha affermato: “In un momento in cui il Venezuela inizia un nuovo capitolo della sua storia, gli Stati uniti restano impegnati in politiche promuovono i principi democratici, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani”. La stessa organizzazione Human Rights Watch (HRW) ricorda di avere sempre sottolineato l'indifferenza del leader sudamericano al tema dei diritti fondamentali.
E' anche vero, però, che la sua politica di stampo comunista e nazionalista ha portato la mortalità infantile ai livelli minimi, ad aumentare la scolarizzazione e ad un sistema sanitario eccellente.
Un'altra voce a favore della figura di Chàvez è stata quella dell'Autorità nazionale palestinese e di Al Fatah, attraverso le parole del dirigente Nabil Shaath: “ La Palestina dice addio a un amico fedele che ha difeso con passione il nostro diritto alla libertà e all'autodeterminazione”.