L'èquipe di Medici Senza Frontiere (MSF) garantisce assistenza medica in Mali e nelle altre zone coinvolte nel conflitto (Mauritania, Buokina Faso, Niger) con 450 operatori umanitari maliani e internazionali. Ma non è per nulla facile aiutare le popolazioni, ricevere nuovi rifornimenti ed entrare nelle zone off-limit perchè controllate dall'esercito o da diversi gruppi armati.
Alcuni giorni fa, l'organizzazione medico-sanitaria aveva chiesto, alle autorità civili e militari maliane e al governo francese, di poter accedere all'area di Konna, tra il Nord e il Sud del Paese, dove si susseguono combattimenti e bombardamenti. E' necessario, ovviamente, prendersi cura dei feriti, ma è preoccupante anche la situazione dei bambini che devono essere vaccinati contro il morbillo.
La mattina del 24 gennaio, due medici e due infermieri sono riusciti ad entrare a Konna. Dario Bertetto, capo missione di MSF in Mali, ha dichiarato che: " Le strutture sanitarie sono vuote, non ci sono nè pazienti nè personale sanitario"; si stanno preparando, quindi, delle cliniche mobili per fornire l'assistenza sanitaria di base e attività nutrizionali adeguate.
Alcuni giorni fa, l'organizzazione medico-sanitaria aveva chiesto, alle autorità civili e militari maliane e al governo francese, di poter accedere all'area di Konna, tra il Nord e il Sud del Paese, dove si susseguono combattimenti e bombardamenti. E' necessario, ovviamente, prendersi cura dei feriti, ma è preoccupante anche la situazione dei bambini che devono essere vaccinati contro il morbillo.
La mattina del 24 gennaio, due medici e due infermieri sono riusciti ad entrare a Konna. Dario Bertetto, capo missione di MSF in Mali, ha dichiarato che: " Le strutture sanitarie sono vuote, non ci sono nè pazienti nè personale sanitario"; si stanno preparando, quindi, delle cliniche mobili per fornire l'assistenza sanitaria di base e attività nutrizionali adeguate.