Peppino Impastato avrebbe 65 anni.
Il 5 gennaio scorso è stato il suo compleanno: le istituzioni non si sono ricordate, pochissimi ne hanno scritto o parlato.
Peppino aveva il diritto di continuare a vivere, Peppino ha il diritto alla memoria. E' stato ucciso dalla mafia sì, ma anche dall'omertà, dalla politica e da una certa mentalità, quella mentalità che accetta i ricatti e i compromessi, la pratica clientelare e la minaccia, il silenzio e la violenza, la faccenderia e il menefreghismo.
A tutto questo Peppino si è ribellato con la sola forza del pensiero critico e con l'arma della parola scriita, parlata, urlata, sussurrata.
Tante sono state le fiction televisive dedicate a lui, spesso banali e retoriche. Belli il film di Marco Tullio Giordana , intitolato I 100 Passi e la canzone dei Modena City Ramblers: non solo un film o una canzone, ma un omaggio a un giovane uomo che amava l'Arte, la musica, le belle ragazze e la vita. Perchè Peppino amava la vita.
Fiore di campo nasce
dal grembo della terra nera
Fiore di campo cresce
odoroso di fresca rugiada
Fiore di campo muore
sciogliendo sulla terra gli umori segreti
(Peppino Impastato)
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